FILOSOFICA


Che la terra sia elemento, miniera, sia posso, sia mare, sia cielo, sia falda

Che la terra mi sia tu.

*

è proprio quel momento, l’attimo prima del compimento, che atterrisce.

è proprio quel momento che gli eventi si chiariscono.

 


 
 

 


GIALLO


[dal Diario di un assassino]


I miei pensieri andavano veloci come il battito del cuore, si aprivano,

si chiudevano, si aprivano, si chiudevano.


Ho conosciuto la decadenza prima di conoscere l’acme.

Ho conosciuto la morte prima di conoscere la vita.

Ho conosciuto la sofferenza prima di conoscere il piacere, la felicità.


Affrontai la morte di faccia

C’era la luna alta, il cielo blu, l’acqua che sbatteva nel fondo.

La luna era inerme, sospesa, tutt’intorno silenzio.

Affrontai la morte, il suo viso.

Le mie mani leggere sul suo collo, e poi a fondo, sempre più a fondo.

La luce della luna, il rumore dell’acqua. La luce della luna, il rumore

dell’acqua, il silenzio.


Albeggiò su di me, il suo corpo senza vita accanto.

 

 

 
 

 

POESIA


Shabat -la sera del sabato


esseri sublunari

la testa coperta al cielo

e plastica i calzari

si sporgono alla finestra

se per caso non sia passata

una cometa -osservano

se sia finito il sabato

tra le pieghe di seta

-iato, pensano

di tre stelle

appese

ad una luce accesa

narrano, e cantano

l’attesa


la resa?


peccano



*

Ma le vedi le linee che la neve

soffiata dal vento

scrive nell’aria?

lievi screziate linee di pentagramma

sol bemolle, la maggiore, do di quarta

canne di aria invisibile e bianca

liuti di trasparenze silenziose

una polvere di luce fata

che appena appena bagnata

danzando

scivola via


*

Una piega di spazio si è aperta in me

e fa stelle


Aperta si è nel recinto d’atmosfere

e pulsa


Iscrive il cavallo di Orione

la sua testa pendula

nella volta del cielo

inchinato e

dice:


il tempo è la mia scrittura di cristallo

camminaci in mezzo, soffialo

falla pittura.

 

 
 

 

CANZONE

HEXIS LUMINA


Hexis Lumina

per C. e T.


Coro

hayu prakhim

hadvarim

hayu yadaym


hayu ptalim

khesef vezahav

shtaym ushtaym


hayu hamaym

sviv otanu

bli ayn yadaym


hayu sfataym

neshaketem

sfataym, yadaym



T.

Mi sono alzato di buon mattino

Ho sognato – c’erano dei fiori, dell’oro

e delle mani


Coro

hayu prakhim

hadvarim

hayu yadaym


Ho camminato nel verde fresco dell’alba

lontano, ti ho vista profilarti, uscita dalla notte, sagomata nel creato

Hexis Lumina, stars in my skull

Ho dimenticato tutto, chi ero, dove andavo

Mi si è formato, al posto del cuore, un lago

 

Coro

hayu ptalim

khesef vezahav

shtaym ushtaym


C.

Mi chino all’ombra del meriggio

una canna al vento, un aquilone

Sono piena di grazia

come tutti gli angeli sai solo amare


E vorrei scrutarti l’anima

Vorrei rubarti l’anima

silenziosa, rara


Coro

hayu hamaym

sviv otanu

bli ayn yadaym


T.

Ma tu dove sei oro?

E dove mare?

Forse il respiro,

forse la pelle

forse il luccicare


Il mio cuore era una pietra

Gravata di scrittura fioca

E ora, tutto il mio respiro

Rosa e viola, rosa e viola


Coro

hayu sfataym

neshaketem

sfataym, yadaym


erano fiori

le parole

erano mani


Hai in seno l’umanità


Coro

erano fili

d’argento e d’oro

a coppie impari


C.

Inarcarsi in oro

Cenere e rosa


Coro

erano l’acqua


La tua gente sarà la mia gente, il tuo Dio sarà il mio Dio.


Coro

ci ricoprì

cieche le mani


Seduti sull’orizzonte


Coro

erano labbra


la sera ci diventi manto

Coro

vi baciavate


T.

la notte, aurora


Coro

labbra, le mani

 

 

 
 

 

 

 

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